Ujutro 1. rujna 2004., u 8:30 ujutro, spremio sam se za izlazak iz kuće jer sam u to vrijeme pohađao tečaj informatike koji sam započeo u ožujku 2004. Ovaj tečaj je uključivao odmor za odmor za cijeli mjesec kolovoz, a zatim nastaviti 1. rujna. Evo razloga mog izlaska .......
Pročitajte >> La Mattina del 1. rujna 2004. (pdf)
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PREMISS
Il sig. Pietro Pulizzi, il padre naturale di Denise Pipitone, era sposato con la sig.ra Anna Corona, da cui ha avuto due figlie, Jessica e Alice Pulizzi, matrimonio conclusosi ancor prima che instaurasse un legame sentimentale con la Sig.ra Pietra Maggio, dal cui rapporto è nata Denise, bambina fortemente voluta.
Il cognome di Denise, gli viene dato dall'allora marito della sig.ra Piera Maggio, (rapporto matrimoniale conclusosi sentimentalmente nonostante vivessero nello stesso nucleo familiare). Poichè subito dopo il sequestro, le indagini, locandine ecc... erano state diffuse a livello nazionale e internazionale con il cognome Pipitone, non si è proceduto alla modifica con quello del padre naturale per evitare ulteriore confusione nelle ricerche già avviate. Le scelte intraprese sono state fatte solo per il bene e gli interessi di Denise e non per soddisfare o far valere un diritto personale.
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La piccola Denise Pipitone è nata il 26 ottobre del 2000, a Mazara Del Vallo (TP), Sicilia.
Appena il tempo di servire in tavola la pasta per il pranzo e Denise Pipitone era sparita dal marciapiede davanti alla porta di casa. Quella mattina per l’appunto, Denise si trovava con la nonna mentre giocava dentro il garage-cucina. La scomparsa è avvenuta intorno a mezzogiorno dell'1 settembre 2004 a Mazara del Vallo (Trapani) in via Domenico La Bruna, angolo, via Castagnola, che porta velocemente all'autostrada. Denise ha svoltato l'angolo della strada, per rincorrere un cuginetto, dove abita una zia della bambina che ha riferito di averla vista l’ultima volta intorno alle 11,45 fare capolino e poi tornare verso casa, dove non vi ha fatto ritorno, il tutto è successo in pochi minuti.
Un mese e mezzo dopo la sua scomparsa, esattamente il 18 ottobre 2004, una guardia giurata, che lavorava per un istituto di vigilanza, ha notato davanti alla banca di Milano dove prestava servizio, un gruppo di nomadi, un uomo, due donne e tre bambini.
Uno di questi, una bambina che somigliava a Denise Pipitone, aveva il capo coperto dal cappuccio di un giubbotto nonostante la giornata calda. Il gruppo si è allontanato prima dell'arrivo della volante della Polizia, prontamente avvertita, nonostante che l'uomo abbia cercato di intrattenere la bimba. La guardia giurata ha comunque fatto in tempo a registrare alcune immagini con il suo cellulare. In uno dei video, subito consegnati agli inquirenti, si sente la donna (presunta madre) che dice alla bimba "Danàs" e lei che risponde in perfetto italiano"Dove mi porti?". Uno dei documenti filmati, della durata di pochi secondi, è stato mostrato per la prima volta la sera di domenica 20 marzo, il giorno dopo che la madre di Denise Pipitone aveva dichiarato alla stampa di essersi convinta che la bambina ripresa era sua figlia. Inoltre la guardia giurata, ha notato il graffio sotto l’occhio sinistro come aveva all’epoca proprio Denise, anche dagli esami svolti sul viso di quella bambina, dai Ris dei Carabinieri, Hanno dichiarato che era alta la probabilità che quella bimba potesse essere proprio Denise Pipitone, perché avevano riscontrato molti punti in comune del viso tra le due bambine, non certezza per mancato riscontro con esame del DNA.
Nonostante gli svariati appelli fatti dalla mamma di Denise, e le ricerche effettuate dalle autorità nell’immediatezza in tutti i campi Rom del posto, nessuno dice di aver visto quella donna, quella bambina, e quel gruppo, nessuno conosce nessuno. Svaniti nel nulla.
Non si pensa che Denise sia stata sequestrata sotto casa dai Rom, ma che potrebbe essere stata affidata a loro in un secondo momento, o (seconda Fase) del sequestro. Denise potrebbe già trovarsi sistemata con un'altra famiglia, ipotesi che per eventi successi non vanno scartati.
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© Missing - Cerchiamo Denise